venerdì 12 dicembre 2014

PALAZZO APERTO | Storia e Arte a Murano APPARENTE FRAGILITÀ Personale di Annamolin curata da Daniela Rossi Murano | Palazzo Da Mula 6 | 14 dicembre 2014 Apparente Fragilità una mostra che è uno sguardo femminile su Venezia, anzi su uno dei simboli di questa città: Murano e il suo significante il VETRO. Il titolo vuole superare i consolidati stereotipi che accompagnano il vetro e il femminile, volutamente infatti abbiamo scelto di accostare al termine “fragilità” l’aggettivo “apparente”, per formare un binomio che identifica perfettamente il fil rouge della mostra, vale a dire: l’ambiguità e l’illusione; enfatizzata da un allestimento che affianca opere in cui l’esterno si fonde e si confonde con l’interno. L’apparire e “non essere” è la visione che il visitatore frettoloso si porta a casa di questa città agonizzante, al centro si una sinistra metamorfosi, “apparentemente” irreversibile. Annamolin con i suoi sguardi, con i suoi riflessi, con i suoi colori celebra ancora una volta una Venezia inedita, tutta da scoprire, o da riscoprire, e lancia un messaggio forte che ha il sapore di una sfida. Eccola! Questa è la Venezia vera, questa è la sua laguna, queste sono le sue isole, questa è Murano e con queste che sono tra le storiche famiglie di vetrai: Gambaro, Poggi, Moretti, Cenedese e Ferro, deve ritornare ad essere il luogo pulsante, il fuoco metafora dell’energia può diventare un nuovo punto di partenza. L’evoluzione stilistica di Annamolin si palesa molto bene nelle sue visioni di Venezia, i primi scatti intrisi di romanticismo che celebravano un tempo andato con nostalgica malinconia (voglio ricordare la serie di barche e le gondole) si sono trasformati in suggestioni metafisiche; la mostra che inauguriamo oggi è una tappa fondamentale, uno snodo stilistico di un’artista che ha raggiunto una piena consapevolezza dei propri talenti e non ha più timore di osare e sperimentare. Sono fotografie stampate su canvas, successivamente retouchée con acrilico, il suo gesto materico che diventa una firma unica e irripetibile, come lo scorrere dell’acqua, del tempo. Così superando lo stereotipo del femminile, di Venezia, di Murano e del vetro, questa mostra è una conferma che questi luoghi hanno ancora in serbo molte sorprese, la venezianità dello scatto di Annamolin travalica la linea di demarcazione tra topos pittorico e riproducibilità fotografica, l’immagine diventa materia e poi si trasforma in energia. Ecco il messaggio sotteso: la possibilità di una metamorfosi virtuosa, positiva e vitale. Daniela Rossi Profilo della curatrice Daniela Rossi, laureatasi a Ca' Foscari in storia dell'arte contemporanea, ha poi intrapreso la carriera professionale nell'ambito della pubblicità e della comunicazione visiva. Studiosa di teorie, tecniche e linguaggi dei media ha insegnato storia della grafica e della grafica pubblicitaria presso l'Ateneo veneziano. Ha comunque continuato a coltivare un interesse per l'arte contemporanea curando numerose mostre e seguendo in particolare gli artisti emergenti. Tra le sue curatele citiamo le mostre di scultura dell'artista Sokì, le collettive del progetto SpazioArte presso la libreria Mondadori di Venezia e le collettive delle donne artiste delal BPW ITALY Fidapa. Da più di cinque anni cura le mostre personali di Annamolin. Venezia, 6 dicembre 2014

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