martedì 15 maggio 2012

Non so dove i gabbiani abbiano il nido, ove trovino pace. Io son come loro, in perpetuo volo. La vita la sfioro com’essi l’acqua ad acciuffare il cibo. E come forse anch’essi amo la quiete, la gran quiete marina, ma il destino è vivere balenando in burrasca. Vincenzo Cardarelli (1887 - 1959)

sabato 12 maggio 2012

DONNA, GIOIELLO E IMMAGINE

Il fascino di un gioiello immortalato in uno scatto. Mani che intrecciano materiali preziosi, occhi che li focalizzano e li intrappolano in un istante senza tempo. Protagoniste due donne, Patrizia Salvatori ed Anna Molin che dal connubio tra arte orafa e fotografia hanno tratto ispirazione per una mostra inaugurata l’8 marzo all’Expo-ex di Senigallia. “Donna: gioiello e immagine”, il titolo scelto per l’iniziativa voluta dalla l’associazione Fi.da.pa ed inserita nell’ambito delle manifestazioni promosse dal Comune di Senigallia per il mese della festa della donna sul tema “Abitare i passi del femminile tra precarietà e creatività”. Ad avviare i festeggiamenti proprio la mostra che ha offerto al pubblico l’occasione di ammirare dal vivo la selezione di gioielli scelti per l’iniziativa, accanto alla loro riproduzione fotografica. Ampio il consenso di pubblico ottenuto dall’esposizione che ha visto la partecipazione del sindaco Maurizio Mangialardi, dell’assessore comunale alle Pari opportunità Paola Curzi e della presidente della Fi.da.pa Daniela Zuares, associazione di cui sono socie anche le stesse Patrizia Salvatori, artista orafa iscritta alla Fi.da.pa di Senigallia, ed Anna Molin, stilista con una grande passione per la fotografia artistica, iscritta alla Fi.da.pa di Venezia. Al taglio del nastro hanno partecipato anche la senatrice del Pd, Silvana Amati, il direttore del Musinf di Senigallia, Carlo Emanuele Bugatti insieme ad altri esponenti della politica locale. Cosi come evocato dal titolo stesso, la mostra ha ospitato squisite creazioni in oro, argento e pietre preziose. Tutti pezzi unici, elaborati dalle sapienti mani di Patrizia Salvatori. Squisite perché presentate su cabaret ed alzatine in vetro, supportati da gigantografie sviluppate su tela, riproducenti gli stessi gioielli, ripresi in forme e pose particolari dettate dall’estro della stilista-fotografa Anna Molin. Sabrina Marinelli giornalista del Corriere Adriatico