sabato 11 febbraio 2012

BENICULTURALION LINE.IT 10/2/2012

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Ca’ Gottardi di Venezia presenta: Sguardi di luce, personale di annamolin

Venerdì 27 gennaio 2012 a Venezia presso la residenza Ca’ Gottardi, alle ore 18.00, è stata inaugurata la quarta mostra del ciclo: gli ospiti di Ca’ Gottardi, un’iniziativa nata con l’obiettivo di proporre un’insolita galleria d’arte a disposizione degli amici artisti veneziani e di trasformare le sale di questo elegante e suggestivo boutique hotel in un accogliente luogo d’incontro per gli abitanti della città. La cura degli eventi espositivi è stata affidata a Federica Pozzi.

La mostra fotografica Sguardi di luce, curata da Daniela Rossi, propone una selezione degli scatti di annamolin e ci conduce in un inedito percorso cromatico fatto di dettagli, bagliori di luce, squarci di colore che appartengono a una Venezia tutta da riscoprire. L’esposizione presenta la serie retouchée di fotografie stampate su canvas, il cui trait d’union è la luce.

Annamaria Molin, nota stilista veneziana, coltiva la sua passione per la fotografia dall’età di 13 anni; catturando particolari della vita quotidiana o fermandosi nei luoghi più impensati per cogliere un fugace gioco di ombre e di luce radente, riesce a svelare i lati più misteriosi e magici di Venezia, quelli che talvolta sono sotto gli occhi di tutti ma troppo evidenti e scontati per essere apprezzati.

Sarà possibile visitare la mostra fino al 20 febbraio 2012

mercoledì 8 febbraio 2012

I COLORI SEPOLTI DAL MARE - ARTICOLO SU ARS ATTACK

Sguardi di luce, l'ultima personale di Annamolin a Venezia, è aperta al pubblico fino al 20 febbraio. Una carrellata di foto che mette in primo piano il dettaglio squarciato dal colore. Immagini colte a Venezia, ma non sembra, anche se di veneziano hanno l'intensità. Un viaggio curioso che vale la pena affrontare

Venezia come non si era mai vista. Quando l'amica Daniela Rossi mi ha parlato di una mostra fotografica su Venezia, nello specifico sui giochi di luce tra cielo e mare e sulle imbarcazioni che solcano silenziose la laguna, sinceramente mi sono chiesta se fosse ancora possibile fotografarla, Venezia.
Sorgeva in me il timore che questa pur magnifica città, ma così inflazionata e abusata per la sua bellezza più stereotipata, non avesse più in serbo nessuna sorpresa.
Poi ho visto le foto dell'artista Anna Molin, in arte Annamolin, e mi è apparsa una Venezia inedita, straordinaria, mai vista.
Intanto perché non sembra nemmeno Venezia.

Una foto tra tutte: Tessuto d'acqua. Qui la venezianità della foto è semmai nel suo artificio: lo specchio d'acqua fotografato dall'artista è diventato un tessuto prezioso.
Il blu e l'oro sono i colori della sovranità femminile: dalla Madonna Nera alla Madre di Cristo è con questi colori regali che le ministre del divino usano manifestarsi.
Guardando questo tessuto lo si può quasi toccare, lo si immagina di fine velluto o di seta cangiante; difficilmente lo si penserebbe un semplice riflesso di luce nell'acqua.
Così come le geniali Graffi nel tempo e la straordinaria Squarcio blu che non sono più semplici fotografie ma opere d'arte. Con Annamolin il confine tra topos pittorico e mera riproducibilità fotografica è stato ampiamente scavalcato, superato. Quello che appare ora è una immagine che non ha più nulla a che vedere con l'immagine da cui si è partiti: è divenuta materia. Anzi, è poesia.

“Sguardi di luce” si intitola questa mostra fotografica straordinariamente al femminile realizzata da una figura di spicco a Venezia. Una celebre stilista, un'artista che dall'età di 13 anni si dedica alla fotografia.
Passeggia per la sua Venezia nei luoghi più impensati per cogliere un fugace gioco di ombre o di luce radente e riesce così a svelare i tratti più misteriosi, inaspettatamente magici di Venezia.
La personale, curata dalla bella persona che è Daniela Rossi, propone al pubblico una accurata selezione di scatti, conducendoci in un inedito percorso cromatico, fatto di dettagli stranianti.

“Anna ha un rapporto viscerale con il colore - mi spiega Daniela Rossi - che in questa mostra si afferma con prepotenza, abbandonandosi al richiamo della materia; una pennellata affondata nell’acrilico che lascia il segno e traccia un viatico cromatico che rende quasi iperrealisti i suoi Sguardi di luce. In questa mostra ci presenta 8 sue opere dedicate alle imbarcazioni “da lavoro” che trasudano fatica e sono segnate dal tempo”.
La magia delle foto, oltre a svelarci la grande sapienza tecnica dell'artista e il suo colloquiare intimamente femminile con la macchina fotografica, è data da un particolarissimo procedimento di stampa.
Perché Annamolin è un'artista e trasforma anche matericamente lo scatto.
E qui c'è il colpo d'ala.
Le sue foto sono stampate su canvas e poi sono retouchée a pennello.
L'effetto è dirompente.
Ci vuole occhio sensibile, certo, per fotografare la realtà in quei particolari che sfuggono ai più, ma Annamolin va oltre: trasforma quel mero atto del fotografare in qualcosa di più alto. Perché nell'immagine finale c'è la sua mano sapiente, oltre al suo occhio allenato e capace.

“Sguardi di luce” è inserita in Gli ospiti di Ca' Gottardi, un’iniziativa nata con l’obiettivo di proporre un’insolita galleria d’arte a disposizione degli amici artisti veneziani e di trasformare le sale di questo elegante e suggestivo boutique hotel in un accogliente luogo d’incontro per gli abitanti della città. La cura degli eventi espositivi è stata affidata a Federica Pozzi. Sarà possibile visitare la mostra e acquistare le opere fino al 20 febbraio 2012.


Barbara Codogno
anubi31@gmail.com

domenica 5 febbraio 2012

I SONO L'ASSURDO CHE SI MATERIALIZZA

“Io sono l’assurdo che si materializza.
Io creo mondi possibili e ci cammino dentro,
li guardo, li tocco, ci viaggio,
ed essi hanno la stessa consistenza di quelli reali.
Io sono l’improbabile che aquista un senso,
gioco con fili di parole leggeri come nuvole
che diventano abiti, su misura.
Ed essi vestono personaggi
irreali e folli, che sfilano per il mondo
inconsapevolmente portando me
sulla loro pelle.
Perchè in ogni opera c’è dentro della vita.
Ogni parola è creata da un uomo
al pari di una lacrima.
Io sono il virtuale
che si attualizza
inaspettatamente.”

Anton Vanligt



MOSTRA PERSONALE IN CORSO a CA' GOTTARDI - VENEZIA

sabato 4 febbraio 2012

GIALLO

Comincio dal Giallo, foto e poesia , come mi è stato suggerito di continuare da più parti...



GIALLO

Giallo ambra
percorre le mie vene
sciogliendo il flusso vitale
Travagliato fervore infantile
disciolto nel nulla

Inconsistenti residui
colorano il vuoto di giallo
Ruggine superstite
inconsapevole riaffiora...


GIALLO COME LA RUGGINE
GIALLO COME UN URLO
...

Giallo ambra
inconsapevole lamento
di cose perdute

Andrea Pinto